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Buon anno scolastico!

Si riparte! Mercoledì 11 settembre, avrà inizio un nuovo anno scolastico.

Per molti è un rientro, dopo la pausa estiva, per qualcuno è un indimenticabile “primo giorno” e per altri è un “passaggio” da un ordine di scuola ad un altro: per tutti una nuova esperienza da vivere insieme: come studenti, come docenti, come personale della scuola, come genitori e come educatori.

Nuovi ambienti di apprendimento e nuovi progetti, realizzati grazie ai finanziamenti del PNRR e alla preziosa collaborazione con i Comuni e con le associazioni del territorio, elaborati grazie alla professionalità dei docenti, animeranno le nostre scuole con l’obiettivo di rendere più stimolante e motivante il processo di apprendimento.

La scuola cambia negli anni, dal libro Cuore alla lavagna multimediale, ma mantiene sempre, e credo sia la sua forza, radici chiare e profonde, che trovano la loro linfa nella Costituzione italiana. E forse è proprio per questo, perché le radici sono forti, che nonostante i profondi periodi di crisi e di mancanza di orientamento che la nostra società attraversa, la scuola resta sempre un punto fermo, una certezza, per molti l’unica.

E allora l’augurio che vogliamo farci quest’anno è quello di “resistere” e restare quel punto fermo, quella speranza in un futuro migliore che la scuola della Costituzione ha rappresentato per tante giovani e tanti giovani negli anni, quel luogo di salvezza e di riscatto, di amicizia e di crescita, in cui si imparano le materie e si impara a vivere insieme nel mondo che verrà.

E nell’augurare buon anno scolastico a tutti voi, mi piace ricordare quegli articoli della nostra Costituzione che sono un po’ il “nostro navigatore”, per non rischiare di sbagliare la strada. Trattano di scuola, in particolare, gli articoli 33 e 34 e ci ricordano che “l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, e ancora “la scuola è aperta a tutti”.

Ma senza dubbio, l’articolo che più dà un senso al fare scuola e orienta il nostro lavoro è l’articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”.

Proprio fermando l’attenzione su quest’ultima parola “umana”, su questa necessità così urgente di “restare umani”, voglio augurare a tutti Voi un buon anno scolastico!

La Dirigente scolastica

Sabrina Caneva